Un gioiello, prodotto in cooperativa da troupe e interpreti."E l’aura fai son vir!" (Il vento fa il suo giro) dicono gli Occitani pensando al movimento circolare del vento, metafora della vita e della natura indifferente.
A Chersogno, paesino che a stento sopravvive, dimenticato sui monti dell’alta valle Maria (provincia di Cuneo) e abitato da un manipolo di anziani, arriva un pastore francese con famiglia al seguito. Fa il formaggiaio e il suo gregge di pecore può essere un’occasione per la comunità. Ma l’isolamento e l’inquietudine per la preservazione dell’identità Occitana, riuscita a sopravvivere all’ingerenza delle culture nazionali, fanno da motore per il rigetto del nuovo arrivato.
Storia di una sconfitta, dunque, ma non banale né scontata.
Giorgio Diritti compie un miracolo produttivo e poetico: l’ottusità delle distribuzioni gli ha reso la vita difficile in sala, ma ai festival ha fatto incetta di riconoscimenti; qui è presentato con backstage e contenuti di approfondimento.